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Quando la schiena fa male...

rachide lombare

Chi fra noi non ha mai fatto esperienza di un mal di schiena? La lombalgia costituisce infatti uno dei disturbi in assoluto più frequenti: si calcola che 4 persone su 5 prima o poi ne soffrano nel corso della vita. Fra questi includiamo coloro il cui dolore cronico ne limita il vivere in modo addirittura invalidante. Nelle righe che seguono, alcuni concetti chiave per una comprensione più ampia.

Non solo ossa
Bisogna tener presente che la colonna vertebrale è una complessa struttura osteo-neuro-muscolare, il che significa che non è costituita solo da ossa (le vertebre), ma anche dal midollo spinale (con le sue radici) e dai muscoli (con la relativa innervazione). Aggiungiamo anche un sistema di sostegno e ammortizzazione dato dai legamenti e dai dischi intervertebrali.

Tutta curve
Tutta questa struttura deve essere flessibile ed elastica, e a tale scopo muscoli e legamenti creano delle curve a vari livelli, che assorbano urti e sollecitazioni. Quindi una corretta sinuosità della colonna è fondamentale per evitare i danni da carico e da traumatismo. Purtroppo spesse volte la tonicità dei muscoli resta bloccata in una contrattura cronica, che come una morsa irrigidisce la colonna appiattendone le curve.
Questo innaturale raddrizzamento, di solito lombare e cervicale, è quello che il radiologo indica come perdita della fisiologica lordosi. Spesso vi è una storia di traumi locali, o di conflitti psicoemotivi: è bene non dimenticare il dato ovvio eppur trascurato che i muscoli sono attivati e controllati dal Sistema Nervoso. La lombalgia bene evidenzia come emozioni bloccate e atteggiamenti caratteriali improntati sulla rigidità comportino un alto costo in termini di qualità di vita. La bustina di antinfiammatorio non è affatto una soluzione onesta al problema.

Dalla protrusione all'ernia
La tensione continua dei muscoli può esercitare forze veramente notevoli, anche di centinaia di chili. Il risultato è che i dischi intervertebrali vengono letteralmente "spremuti" fuori dalla loro sede e spinti verso le radici dei nervi: da qui le protrusioni, fino ad arrivare alle ernie vere e proprie, che comprimono dolorosamente le radici nervose.
Una cattiva gestione muscolare della colonna determina inoltre usura delle cartilagini e aggiunta di osso a livello delle inserzioni tendinee (osteofiti): è questo il quadro dell'artrosi.

Molto dolore, molto danno?
C'è una cosa che può sembrare strana, ed è che molto spesso l'intensità del dolore non corrisponde alla gravità del quadro radiologico: molti hanno una colonna abbastanza compromessa con scarso o nullo dolore, mentre altri, con segni radiologici molto minori, soffrono terribilmente. Non è solo questione di soglia del dolore: le componenti in gioco sono molte, e l'entità dell'ernia è solo una fra queste; certamente vi è da includere la gestione neuromuscolare, non visibile nell'ordinario imaging radiografico. La contrattura cronica dei muscoli lombari o glutei è infatti un fattore essenziale nella genesi del dolore lombare e sciatico: molto spesso i muscoli interessati sono sede di trigger points, piccoli fasci muscolari dolenti che proiettano dolore a distanza.

Sciogliere il dolore o curare?
Questo è uno dei casi in cui sciogliere il dolore ha un significato terapeutico, perchè spezza il circolo vizioso dolore-tensione-dolore. Ma se vogliamo risolvere il problema cronico dobbiamo necessariamente lavorare sulla tensione muscolare e sulle cause che la determinano, che possono essere svariate e localizzate anche lontano dalla sede del dolore.
Per quanto riguarda lo sblocco del dolore, sorvolo sui ben conosciuti metodi farmacologici convenzionali, per portare invece l'attenzione su sistemi terapeutici meno conosciuti, ma di grande efficacia: cito in questo caso la Neuralterapia, una terapia iniettiva per liberare la zona dalle interferenze neurologiche, la Hilterapia®, laser antinfiammatorio infrarosso ad alta potenza, nonchè la storica ma sempre attuale Agopuntura. La Ozonoterapia ha un grande ruolo nei casi di ernia, perchè offre un effetto antalgico immediato e la concreta possibilità di riduzione dell'ernia.
Nelle situazioni croniche è essenziale invece una riprogrammazione della postura e un ripristino del corretto controllo del Sistema Nervoso sulla muscolatura: la CRM Terapia®, con la sua Ottimizzazione Neuro Posturale®, svolge un lavoro egregio in questa direzione, ottimizzando sia la situazione locale, sia quella generale neuropsicoemotiva.

In rete si trova abbondante materiale di riferimento, utilizzando le seguenti keywords: Neuralterapia, Neural Therapy, Terapia Neurale, Hilterapia®, Agopuntura, Acupuncture, Ozonoterapia, Ozone Therapy, CRM Terapia®, REAC Therapy®.

dott. Michele Acanfora
medico chirurgo
Centro Studi Medicina Omeopatica | Salerno.


Importante
Le informazioni e le idee contenute in questo articolo costituiscono semplicemente materiale divulgativo informativo sulle scelte diagnostiche e terapeutiche disponibili, e non vogliono in alcun modo sostituirsi alla consultazione e prescrizione medica.

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